Metodo ROPA
La maternità, ora, può anche essere condivisa.
In cosa consiste?
Si tratta di una tecnica che permette a una coppia di donne di essere madri, in modo tale che entrambe partecipino attivamente al processo riproduttivo.
Il Metodo ROPA (Ricezione di ovociti della coppia) consiste in una fecondazione in vitro utilizzando gli ovuli di una delle due e trasferendo l’embrione nell’altra. In tal modo si tratta di una compartecipazione, nella quale una fornisce la propria cellula riproduttiva e l’altra il suo utero per lo sviluppo della gestazione, pertanto si può dire che è la massima espressione di quello che chiamiamo una “Maternità condivisa”.
Per chi è indicata?
- Coppie di donne che vogliono condividere il processo riproduttivo.
- Controindicazione medica di gestazione in una delle due.
Stimolazione ovarica
Il trattamento inizia con la stimolazione ovarica della donna che fornisce gli ovuli. Pertanto, si utilizzano farmaci che potenziano lo sviluppo dei follicoli (luogo in cui maturano i futuri ovuli). Normalmente, una donna matura solo un ovulo per ciascun ciclo mestruale, mentre in questo modo si potranno ottenere vari ovuli maturi in un solo ciclo. Il trattamento si somministra per via sottocutanea, con dispositivi di “auto-iniezione”.
Controllo dello sviluppo follicolare
Durante il trattamento di stimolazione ovarica, effettueremo controlli periodici, mediante ecografie vaginali e, se fosse necessario, analisi ormonali; tutto ciò per verificare la maturazione follicolare e programmare il momento adatto al prelievo. Questa fase ha una durata tra i 10 e 12 giorni.
Prelievo
L’estrazione degli ovuli è una procedura molto semplice che si realizza in una sala operatoria, mediante il prelievo vaginale guidato dall’ecografia e l’aspirazione dei follicoli. Il processo non dura più di 15 minuti e si realizza sotto sedazione per vostri comodità e benessere.
Non richiede ricovero, si prescrive solo un riposo di alcune ore nella stanza della nostra clinica. Una volta trascorso questo tempo, potrete riprendere la vostra abituale attività.
Preparazione del campione seminale
La scelta del donatore di seme si farà rispondendo ai criteri fenotipici della donna gestante.
È necessario preparare il seme affinché abbia la capacità di fecondare l’ovulo, oltre ad ottenere una concentrazione ottima di spermatozoi mobili.
In questo caso è raccomandato l’uso di seme di donatore, questo campione sarà sempre congelato e conservato nella nostra banca del seme. I nostri biologi lo tratteranno in laboratorio con un processo noto come capacitazione spermatica, per poter selezionare gli spermatozoi di miglior mobilità.
Fecondazione e coltura
I nostri embriologi realizzano la fecondazione attraverso una tecnica denominata ICSI (Microiniezione intracitoplasmatica di spermatozoi). Consiste nella scelta di un unico spermatozoo per ciascun ovulo con una microiniezione al suo interno. È una tecnica molto precisa che facilita la fusione dei nuclei del gamete maschile con quello femminile. Gli embrioni devono essere mantenuti in coltura per 5-7 giorni. E durante questo periodo, si svilupperanno fino ad arrivare allo stadio di blastocisti.
In Next Fertility utilizziamo la tecnologia time-lapse, che permette il monitoraggio in tempo reale dell’evoluzione dello sviluppo embrionale. In questo modo, valutiamo in maniera esaustiva i cambiamenti morfo-cinetici che si producono e questo ci consente di scegliere gli embrioni aventi più probabilità di raggiungere una gravidanza.
Preparazione endometriale
L’obiettivo di questa fase è di preparare l’endometrio della donna che riceverà l’embrione per massimizzare le possibilità di impianto. Si realizza con la somministrazione di preparati di estrogeni e progesterone, che contribuiscono al corretto sviluppo dell’endometrio, che è lo strato dell’utero dove si impianterà l’embrione e si svilupperà il futuro bambino durante la sua vita intrauterina.
Durante questa fase si effettuano controlli ecografici e misurazioni ormonali per verificare la corretta preparazione dell’endometrio.
Trasferimento Embrionale
Durante il trasferimento embrionale depositeremo l’embrione all’interno della cavità uterina della donna che porterà avanti la gestazione; questo può essere eseguito a “fresco” o “differito”.
Il trasferimento si fa con un embrione in stadio di blastocisti (5-7 giorni di vita embrionale), si definisce a “fresco” quando si fa con una blastocisti che non è stata precedentemente congelata, durante lo stesso ciclo della stimolazione ovarica e il prelievo follicolare; e “differito” quando si trasferisce una blastocisti scongelata, in un ciclo successivo al ciclo del trattamento della fecondazione in vitro.
Il trasferimento si effettua in modo “differito” quando: a) esiste un rischio di “Sindrome di iperstimolazione ovarica”, b) le condizioni endometriali non sono adatte all’impianto embrionale, c) è necessaria la realizzazione di tecniche di diagnosi genetica embrionale, d) esiste qualche motivo che sconsiglia la gestazione nello stesso ciclo della FIV.
In entrambi i casi il trasferimento si effettua con una cannula o un catetere di trasferimento, utilizzando una guida ecografica. Si tratta di una procedura completamente indolore e che non richiede ricovero.
Test di gravidanza
Dopo il periodo “dell’attesa della beta” (14-15 giorni dopo l’inseminazione), si effettuerà un test di gravidanza ematico. Cercheremo la presenza dell’ormone β-hCG (Gonadotropina corionica umana), che è l’ormone che produce l’embrione dopo il suo impianto nell’endometrio.
Se il risultato della beta è positivo, due settimane dopo effettueremo un’ecografia per confermare la presenza del “sacco gestazionale” all’interno dell’utero e osservare il battito del cuore del futuro bambino.
Hai altre domande? Saremo lieti di assisterti.
Mettiti in contatto con noi e risolveremo tutti i tuoi dubbi sui nostri trattamenti, tecniche e promozioni.
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